Il mattone torna protagonista tra tasso fisso e case green
Nel 2025 il mercato dei mutui italiani è tornato a correre, scrollandosi di dosso l’incertezza degli anni passati. I dati CRIF lo dicono chiaro: nei primi sei mesi dell’anno le richieste di finanziamento sono aumentate del 20% rispetto al 2024. Dopo una lunga stagione segnata da tassi in salita e inflazione soffocante, la BCE ha allentato la morsa monetaria e il mercato ha risposto con entusiasmo.
Il tasso medio sui nuovi mutui si è assestato attorno al 3,12%, tornando su livelli finalmente sostenibili. Ma non è solo questione di numeri: è tornata la fiducia. E con essa, la voglia delle famiglie di investire nel futuro, magari in una casa efficiente, con bassi consumi, e un mutuo fisso che non riserva sorprese. Il mattone, insomma, torna protagonista. Ma questa volta è smart, sostenibile, calcolato al millimetro.
La rivincita della surroga e l’ascesa dei mutui green
In cima alla classifica delle preferenze c’è la surroga: un esercito di mutuatari ha colto al volo l’occasione per rinegoziare le vecchie condizioni e alleggerire le rate. Solo nel primo trimestre, +63,2% di richieste rispetto all’anno precedente. Un autentico boom. La Legge Bersani continua a fare il suo mestiere: nessuna spesa notarile, nessuna penale, tutto più semplice di quanto sembri. Il risparmio è reale, tangibile, e il tasso fisso domina con il suo 90% di preferenze. Il messaggio è chiaro: meglio una rata stabile oggi che un’incognita domani.
Parallelamente, i mutui green stanno cambiando il volto dell’edilizia abitativa. Sempre più famiglie scelgono immobili in classe A o B, trainate dalla promessa di bollette leggere e condizioni bancarie più favorevoli. Spread ridotti, bonus fiscali e incentivi ESG spingono verso scelte abitative consapevoli. Il futuro dell’abitare è efficiente, e chi compra una casa ad alte prestazioni ne trae vantaggi non solo ambientali, ma anche economici.
Le banche, da parte loro, premiano chi investe nella sostenibilità. E se il mutuo serve a riqualificare un vecchio immobile, meglio ancora: si accede a linee di credito ad hoc, pensate per chi vuole coniugare risparmio e coscienza ambientale. È la nuova geografia del credito: l’efficienza energetica vale più di mille garanzie.
Secondo CRIF, le famiglie stanno rispondendo a un mercato finalmente leggibile, con messaggi chiari e regole trasparenti. Simone Capecchi lo spiega bene: “Il mercato si era fermato. Ora, con la discesa dei tassi e una nuova stabilità economica, le domande tornano a salire. Ma le banche restano selettive, e questo garantisce sostenibilità al sistema”.
In questo scenario in evoluzione, anche il canale online si è imposto come uno snodo fondamentale. Sempre più mutui nascono sul web: comparatori, preventivi istantanei, firme digitali. Ma non è un addio alla filiale: per le situazioni più complesse, il contatto umano resta essenziale. Il digitale semplifica, ma la consulenza resta insostituibile quando il quadro si complica.
E così, mentre il costo del denaro si stabilizza, la surroga diventa quasi una routine finanziaria. E per chi si chiede se sia possibile surrogare più di una volta, la risposta è sì. Non ci sono limiti di legge, ma attenzione: serve che il risparmio sia reale, misurabile. Le banche non amano chi salta da un’offerta all’altra solo per sport. Serve criterio. Serve lungimiranza.
Il 2025 ci sta raccontando qualcosa: che la finanza personale non è più solo questione di tassi. È una faccenda di scelte consapevoli, sostenibilità, equilibrio. E, forse, anche di sogni a misura di rata.